Pietro Alessio Chini

Nato nel 1800 a Borgo San Lorenzo da Alessio Degl’Innocenti e Maddalena Ceni, adotta in seguito il cognome della famiglia Chini che lo aveva accolto da ragazzo in casa propria. Non frequenta le scuole d’arte, ma è un pittore, Pietro Paolo Colli da Borgo Sansepolcro attivo nel Mugello dal 1813, a iniziarlo all’attività de decoratore prendendolo con sé come garzone dopo aver notato le figure che Pietro Alessio dipinge a proprio estro sui muri esterni della casa paterna. Perfeziona le tecniche apprese dal Colli con lo studio diretto della pittura antica e moderna e con la lettura delle Vite vasariane e con trattati di architettura.

 

Quando nel 1823 il Colli si trasferisce a Firenze, Pietro Alessio rimane nella zona l’unico pittore - decoratore in grado di soddisfare le commissioni più varie, dal restauro delle antiche chiese, che spesso includeva l’aggiunta di nuovi ornati, alla riquadratura dei soffitti delle case signorili, fino ai più semplici lavori di verniciatura. Non si conserva molto del suo vasto operato, che inizia con la decorazione pittorica della cupola dell’oratorio di Santa Maria di Valdastra (1824) per continuare fino quasi alla morte, avvenuta nel 1876, spesso valendosi dell’aiuto dei figli maggiori Tito e Pio. In oltre un cinquantennio di attività, a quanto pare lodata da artisti contemporanei quali Giuseppe Bezzuoli e Luigi Sabatelli, sappiamo che ha lavorato nei principali complessi religiosi della zona, ad esempio la pieve di San Giovanni Maggiore e il convento del Bosco ai Frati, così come nelle due chiesette più piccole e sperdute, oltre che in molte ville del paese di Borgo San Lorenzo e del contado fiorentino.

 

Per citarne qualcuna Villa Pecori Giraldi, Villa Torrigiani al Còrniolo, Villa Corsini alle Mozzete e nelle ville medicee di Cafaggiolo, Pratolino, Poggio a Caiano. A giudicare dalle opere superstiti, volte e soffitti in cui si aprono vedute illusionistiche di cieli aperti, paesaggi o prospettive architettoniche, spesso con poche figure raggruppate al centro della composizione, oppure popolate di angioletti svolazzanti, la sua pittura trae ispirazione soprattutto dall’arte del Rinascimento e del Barocco, riveduta secondo una semplificazione sia formale che compositiva.

Itinerario Liberty - Planning and Realization - Stefano Pelosi - www.stefanopelosi.it