Cimitero Monumentale - Antella

Il Cimitero monumentale della Confraternita di Misericordia di Santa Maria all’Antella, sorto come primo nucleo nel 1856 e ampliato negli anni, è una vera e propria galleria d’arte.

 

Sepolcreti e cappelle private, da sempre ceduti allo stato grezzo, sono stati ingentiliti da artisti liberamente scelti dagli acquirenti, mentre la Misericordia si è sempre preoccupata di far decorare loggiati e cappelle destinate a sepolture comuni, mettendo in pratica una filosofia inusuale che non si è mai interrotta e che ancora oggi prosegue. 

 

Le due committenze hanno marciato in parallelo privilegiando decorazioni stile antico tipico della bottega fiorentina del Quattrocento e commissionate sia a grandi artisti come Galileo Chini sia a bravi decoratori anche locali.  

 

La ‘bottega’ dei Chini è qui presente con numerose opere di pittura, ceramica e vetraria realizzate nella prima metà del XX secolo e scaturite dalla mente e dalle mani di Dario, Leto, Galileo e Tito Chini e realizzate presso la Manifattura Fornaci San Lorenzo. 

 

Nel 1906 Galileo e Leto dipingono per la Misericordia la cupola di una cappella che verrà dedicata a Santa Matilde e proprio in quegli anni la principessa Matilde Carafa di San Lorenzo commissiona agli stessi artisti la decorazione della sua cappella privata progettata dall’architetto Roster e realizzata dall’ingegner Guidi. Nel 1910 dipingono una cappella privata per la famiglia Barocchi nonché la volta di altra dedicata a San Guido e commissionata dalla Misericordia. 

 

Nella primavera del 1911 Galileo Chini affresca la cupola dell’arco centrale d’ingresso con una gloria di Angeli e dipinge anche il sottoportico. Lascia a un suo allievo, Gaetano Ciampalini, il compito di decorare una cappella privata perché deve partire chiamato nel Siam a decorare il palazzo imperiale. 

 

Rientrato in Italia, Galileo ha interessi rivolti altrove, ma il lavoro delle Fornaci San Lorenzo, favorito dai rapporti di collaborazione con l’architetto Giusti, divenuto direttore dei lavori nel 1923, prosegue attraverso la realizzazione delle decorazioni di Tito tra il 1924 e il 1931. Quasi ininterrottamente, nel corso degli anni, la Manifattura Chini Fornaci San Lorenzo fornisce pavimenti e rivestimenti, fisciù, lunette, pannelli, sfere, vasi da fiori e vetrate. 

 

Nel 1946 Galileo Chini torna al cimitero di Antella per seppellire la giovane figlia, Isotta, e in un dipinto a tempera sopra l’altare della cappella dedicata a San Silvestro, la raffigura di spalle, ai piedi della Croce, inginocchiata accanto alle Pie Donne. Galileo dipinge anche la lunetta sopra la porta e dieci anni dopo trova la pace del sepolcro accanto alla figlia.

Itinerario Liberty - Planning and Realization - Stefano Pelosi - www.stefanopelosi.it