Convento di San Carlo

Nella sede mugellana dei Frati Cappuccini, l’impronta delle Fornaci San Lorenzo è visibile già dall’esterno. Davanti all’ingresso si trova infatti, protetta da un cancello, una Pietà in terracotta invetriata modellata dallo scultore Guido Calori, già collaboratore di Galileo Chini nello stabilimento termale di Salsomaggiore,  e realizzata dalla manifattura borghigiana nel 1939. Degli anni ‘30 - ‘40 sono probabilmente anche le formelle superstiti di un’intera Via Crucis in ceramica policroma che si snoda lungo il muro dell’orto fino al torrente in fondo alla piccola valle. Sulla facciata della chiesa è stata murata la prima delle targhe commemorative del VII Centenario della morte di San Francesco d’Assisi (1226), disegnate nel 1925 da Augusto Chini, prodotte e distribuite l’anno successivo in grande quantità e in colori diversi, e reperibili infatti nel territorio anche in numerose abitazioni private. Nei locali del convento si ricordano un’immagine della Madonna col Bambino e San Giovannino analoga a quella vista nell’oratorio della Confraternita della Misericordia, ma invetriata in bianco e azzurro, e, nel refettorio, una grande lunetta con l’Annunciazione, sempre in bianco e azzurro, realizzata per un’esposizione nel 1912 e fatta restaurare per il convento dal Padre Felice da Parretta, dopo che era andata in pezzi durante il trasporto. Il modello per quest’ultimo rilievo è una lunetta di Andrea della Robbia con l’Annunciazione, conservata a Firenze nel Museo dello Spedale degli Innocenti. Immediatamente adiacente al Convento, il Cenacolo del Terz’Ordine Francescano, inaugurato durante le celebrazioni del 1926, ha sulla facciata una lunetta in ceramica col simbolo dell’ordine laicale, il braccio di Cristo che incrocia quello di San Francesco sulla Croce, e custodisce al suo interno, insieme alle vetrate policrome, a stemmi nobiliari in ceramica e numerose targhe del Centenario Francescano, un bellissimo Pulpito in ceramica policroma, di gusto antichizzante: due angeli musicanti a rilievo, di ispirazione rinascimentale, sono applicati su uno sfondo di piastrelle, alle quali lo scintillio del lustro metallico conferisce una preziosità di sapore bizantino. I particolari decorativi e i mensoloni sui quali il pulpito si regge fanno parte del repertorio noto delle Fornaci. L’edificio nel suo insieme fu decorato sotto la direzione artistica di Chino Chini.

Itinerario Liberty - Planning and Realization - Stefano Pelosi - www.stefanopelosi.it