Presenze artistiche nel Mugello

La diversificazione produttiva e l’elevata qualità artistica delle Fornaci Chini hanno consentito una presenza significativa nel tessuto architettonico del territorio mugellano, intervenendo a caratterizzare vaste aree urbane o interni di abitazioni private e di luoghi a destinazione pubblica come chiese, cimiteri e  municipi. Soprattutto in conseguenza di avvenimenti eccezionali, come il catastrofico terremoto del 1919, o le celebrazioni del centenario francescano del 1926, la manifattura Chini fu chiamata ad impegni di notevole portata.

 

Contribuì così ai lavori di ripristino di numerosi edifici, tra cui buona parte delle chiese mugellane, come le vetrate della cappella della Compagnia del santuario del SS Crocifisso, mentre in occasione delle celebrazioni francescane furono compiute opere legate alla figura del santo di Assisi, quali il tabernacolo di San Francesco, collocato di lato alla Pieve di San Lorenzo, e la complessa decorazione del cenacolo francescano presso il convento dei Cappuccini di San Carlo. 

 

Per quanto riguarda gli edifici privati sono da segnalare: la Villa Pecori Giraldi con la decorazione interna, a cui non fu estraneo lo stesso Galileo, e la bella scala elicoidale; le decorazioni murali della villa di Valdastra; l’intero complesso del Villino Chini in tutta la sua ricchezza decorativa; le decorazioni della facciata della casa Mercatali a Ronta e i villini di Viale della Repubblica, risalenti ai primi anni del secolo e che acquistano un particolare significato per le loro decorazioni e per il complesso urbanistico che determinano. 

 

Nell’ambito della committenza a carattere religioso i Chini realizzarono talvolta veri e propri complessi monumentali, come quello della Misericordia, dove Galileo interviene e realizza l’affresco dell’abside della chiesa, veri e propri scrigni d’arte come è possibile definire la Cappella del Poggiolo - Salaiole, oppure opere come le vetrate della Pieve di San Giovanni Maggiore (1912) o il solenne e ieratico affresco dell’abside della Pieve di San Lorenzo, eseguito sempre da Galileo nel 1906 e nel quale i modi neomedievali e la cultura liberty conoscono una felice sintesi. 

 

Infine è da sottolineare, fra le opere a carattere pubblico, il Municipio di Borgo San Lorenzo, che riassume tutti gli aspetti della multiforme attività dei Chini ai quali si deve l’intera decorazione murale, le vetrate del grande lucernario e delle finestre, il bel pavimento in ceramica della stanza del Sindaco e parte delle suppellettili lignee.

Itinerario Liberty - Planning and Realization - Stefano Pelosi - www.stefanopelosi.it