Chiesa di Santa Maria a Olmi

Immersa nella campagna mugellana, la chiesa di Santa Maria a Olmi, di antica memoria ma risalente nel suo attuale aspetto al secolo scorso, conserva un importante gruppo di realizzazioni delle Fornaci San Lorenzo. Anche questa chiesa rimase fortemente danneggiata dal terremoto del 1919: nel libro di memorie della chiesa di Olmi, iniziato dal priore Giuseppe Maria Brocchi nel 1717 e proseguito dai suoi successori, il priore don Luigi Bartoletti nel 1928 annota che la chiesa, a causa del terremoto, aveva perso la facciata, che era stata rifatta grazie ad un contributo finanziario del governo. Nel 1935 lo stesso don Bartoletti ricorda come in quell’anno la facciata fosse di nuovo ricostruita e come in quell’occasione fosse rifatto il suo occhio precedentemente di forma semicircolare.

 

E’ molto probabile che proprio in quell’occasione fosse anche realizzata la vetrata che chiude l’oculo della facciata e che raffigura Cristo Re. Iconograficamente la vetrata richiama altri esempi precedenti della produzione delle Fornaci con le lunette delle chiese di Pulicciano e San Martino a Scopeto, oppure la grande vetrata dell’oratorio di San Omobono. Tuttavia la scultorea monumentale plasticità del disegno sembrano suggerire il nome di Tito Chini, sia pure con citazioni dei modi dello stesso Galileo, come appare evidente nella splendida cornice con motivi a linee spezzati.

 

Le altre sei vetrate della navata maggiore, di forma semicircolare, recano una incorniciatura con motivi ad ovoli con al centro splendidi tondi recanti stemmi di famiglie illustri della zona. Non esiste nei ricordi di don Bartoletti un riferimento esplicito a queste vetrate; tuttavia la loro evidente difformità stilistica rispetto all’occhio della facciata e la loro forma semicircolare analoga a quella della precedente finestra sulla facciata, possono indurre a ipotizzare una loro collocazione cronologica tra il 1919 ed il 1925 circa.

 

La notevole quantità delle vetrate, che nella loro semplicità decorativa concentrano tutta l’attenzione sugli stemmi centrali, possono anche far pensare ad un intervento dello stesso Galileo Chini. Le due finestre circolari delle testate del piccolo transetto sono costituite da un semplice abbagliante motivo decorativo a raggi dorati. Sulla parete della navata sinistra è murata una grande lapide commemorativa degli abitanti di Olmi caduti nella prima guerra mondiale. La Lastra marmorea è incorniciata da elementi di maiolica stilisticamente riferibili alle Fornaci. Si tratta del coronamento a volute dorate con un cherubino alato a rilievo, della parte inferiore, sempre dorata e sempre con motivo a volute ma arricchito da una croce entro tondo, di quattro rosette dorate angolari, sempre in ceramica, e di due bei festoni vegetali laterali. Il manufatto, per il quale sembra che le Fornaci abbiano fornito solo alcuni componenti decorativi, reca la data 6 dicembre 1925.

Itinerario Liberty - Planning and Realization - Stefano Pelosi - www.stefanopelosi.it